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L’odore del ricordo – Il museo dei profumi

di Mara Guerrieri

Nel nostro quotidiano siamo circondati da oggetti che parlano di noi, che raccontano la nostra storia, il nostro passato e perché no anche il nostro futuro.

Molte persone manifestano un attaccamento molto forte e non riescono a liberarsi degli oggetti personali perché spesso pensano che possano continuare ad avere una funzione anche a distanza di molti anni, oppure perché evocano ricordi e sono il simbolo di momenti chiave e cambiamenti.

I ricordi non sono solo chiusi all’interno delle persone che li hanno vissuti, ma spesso rimangono impregnati in oggetti che per questo motivo riescono a evocarli, in un percorso che da immateriale diventa materiale e che ha la funzione di aiutare a raccontare.

Gli eventi che caratterizzano i miei cambiamenti e gli aspetti più importanti della mia vita, nel periodo che va dai 14 ai vent’anni sono chiusi nel mio armadio dei profumi.

  1. Poison Hypnotic – Christian Dior

L’odore caldo, avvolgente e dolce che si rispecchia nella forma e nel colore della confezione, rappresenta l’origine di una storia d’amore che tutt’ora continua e che è il filo logico di tutti gli eventi raccontati dai profumi.

Mi fu regalato dal mio fidanzato il giorno del nostro primo San Valentino, precisamente sei anni fa, mentre lo scartai mi disse una cosa di cui ne capii l’importanza soltanto in futuro.

Questo profumo diventò un’ossessione tanto che prima di andare a dormire, me lo spruzzavo sul collo perché il suo odore evocava un abbraccio.

  1. Fire & temptation – Kiko Milano

Questo profumo fu l’ultima cosa che acquistai prima che il negozio di cosmetici che si trovava nell’ala destra chiuse per poi riaprire nell’ala sinistra del centro commerciale.

La fragranza fresca e dolce ricorda i miei 15 anni, la mia voglia di vivere e il periodo in cui consideravo l’amicizia una cosa vera e viva perché era simile a un rapporto di fratellanza, un’amicizia che forse è stata l’ultima che ho avuto, perché poi ho smesso di crederci.

È l’odore delle bugie, dell’adolescenza e delle prime nottate in spiaggia.

  1. Via del bacio – Bottega verde

Dolce e fruttato, il suo odore rimase impregnato ai vestiti, ricordo ancora che tutte le volte che mi infilai la pelliccia nera non occorreva spruzzarne altro perché il suo odore si sentiva a distanza di metri.

Avevo sedici anni e fu il periodo più bello, il mio ragazzo ebbe appena preso la patente e cominciai ad uscire la sera, la scuola mi interessava molto e cominciai ad andare bene, ne fui molto felice perché fu il mio unico dovere e i miei genitori furono fieri di me.

Il suo odore mi ricorda il teatro, i camerini, i saggi di ginnastica e le mie compagne di ballo e il palco; momenti in cui l’ansia e la felicità si fondevano.

  1. Jus n°1 e Jus de fleur – Bluemarine

Jus n°1 lo acquistai per primo, era molto diverso dai profumi che indossavo solitamente, prima di provarlo lessi cosa c’era scritto sulla scatola,

La descrizione del profumo, richiamò alcuni tratti della mia personalità in quel periodo che col tempo scivolarono via: originale, giovane, libera, romantica, vivace, solare e eccentrica.

Annusarlo è come camminare per i corridoi del liceo e per le piazze della città nelle ore del pomeriggio, nei giorni in cui era freddo ma c’era il sole.

Questo profumo piacque molto a mia madre, tanto che me ne regalò altre due confezioni, ricordo che ero nel corridoio delle aule dietro la chiesa seduta sui gradini, arrivò mia madre e mi diede il profumo, ero così felice che me lo spruzzai sulla mano circa cinque volte e continuai ad annusarlo in modo compulsivo.

Dopo qualche mese sempre mia madre mi regalò jus de fleur, molto simile a jus n°1 ma perdeva alcuni tratti erano più moderati come la vivacità, la solarità e l’eccentricità, era molto più elegante e fermo, infatti oggi mi ricorda più la sera che il giorno.

Rappresenta un periodo di cambiamento forse perché i tratti che perdeva il profumo li perdevo anche io.

  1. Lei rouge e Lei noire – Bottegaverde

Non ricordo quale dei due acquistai per primo.

Lei noire, molto simile a Poison Hypnotic, un profumo che rimase sempre sullo sfondo mentre gli altri finirono nel dimenticatoio.

Lei rouge, molto particolare, fruttato e talcato, fresco e vanigliato, appena lo provai feci un enorme sorriso, quella fragranza fu il ricordo delle estati nella mia infanzia, quando dai 5 ai 10 anni con la mia famiglia trascorremmo le vacanze in campeggio, questo profumo racchiude l’odore delle creme solari, del mare, della natura e della felicità.

Avevo 15 anni la Sardegna e la Puglia furono i miei ultimi viaggi estivi con la famiglia.

  1. Cocco – Bottegaverde

Caldo e dolce, questo profumo è il ricordo dell’estate tra i sedici e diciassette anni, felice e senza pensieri, un periodo bellissimo perché sapevo di essere amata e di avere tutto.

Il suo odore sa solo di cocco e di estate, la pelle leggermente abbronzata, i capelli raccolti, i tacchi alti e i vestitini.

Richiama la mia prima vacanza in Grecia con le amiche, il divertimento e la voglia di conoscere e esplorare cose nuove.

  1. Gardenia reale e magnolia nera – Bottegaverde

Entrambi i profumi appartengono al periodo tra autunno e inverno dei miei diciassette anni.

Gardenia reale è una fragranza fresca, talcata e floreale e nella mia mente è legata a dei mesi meravigliosi, stavo dando gli esami per la patente della moto, mio padre mi regalò una moto da cross e me ne innamorai subito.

La domenica fu l’unico giorno in cui mio padre non lavorava ed era tutto per me e trovammo il tempo di coltivare la stessa passione, in quelle mattinate d’autunno mi insegnò a guidare la moto e per fare pratica cominciammo a visitare tutti i paesi di montagna dove c’erano sentieri percorribili solo su due ruote, i luoghi d’infanzia di mio padre, dove probabilmente imparò anche lui ad andare in moto.

Magnolia nera è un profumo scuro, aspro, floreale, profondo e avvolgente, il suo odore richiama il color viola.

Annunciò il brutto periodo che avrei vissuto.

Erano gli ultimi giorni di settembre, una mattina mentre percorrevo la strada che mi portava a scuola, con la mia moto, una signora anziana a bordo di un auto imboccò contromano la corsia sbagliata e mi venne contro, buttai la moto e rotolai sulla parte destra della strada per non finire sotto l’auto; mia madre e i soccorsi arrivarono subito, non fu niente di grave e mi ruppi solo una caviglia.

Nei giorni seguenti, mentre fui costretta a stare sulla poltrona con la gamba ingessata, mia madre tornò a casa e mi disse con molta delicatezza che mio nonno era morto.

Fui triste e afflitta e ciò mi diede la forza di alzarmi in piedi e di non continuarmi a demoralizzare, con la gamba ancora ingessata salii in sella alla mia moto e partii.

  1. Belle opium – Yves Saint Laurent

Questo profumo ricorda un periodo particolare, ero turbata da ciò che era accaduto, ma il mio ragazzo è riuscito a farmi distrarre, uscivamo spesso e frequentavamo sempre posti diversi, ricordo le sere, i bar la musica e le persone, ero felice ma allo stesso tempo avevo delle ricadute.

  1. Flora – Gucci

Floreale e avvolgente, è il ricordo di un film: Il favoloso mondo di Amelie, non è il mio film preferito, ma il personaggio principale rispecchia molto il mio modo di essere, inoltre un altro elemento presente nel film è il dipinto: La colazione dei canottieri di Renoir (il mio preferito), questo profumo rievoca una frase citata dagli attori mentre parlano del quadro: “dopo tutti questi anni la persona che faccio ancora fatica a delineare è la ragazza con il bicchiere d’acqua. È al centro eppure ne è fuori”.

  1. Black Opium – Yves Saint Laurent e Si – Armani

Sono tra i miei profumi preferiti, molto diversi l’uno dall’altro, ma sono entrambi inconfondibili e avvolgenti.

Il loro odore è il richiamo alla mia città del cuore: Venezia.

La prima volta che visitai la città, avevo quindici o sedici anni, me ne innamorai subito, era ottobre, faceva molto freddo ma non lo percepii perché ero distratta dalla meravigliosa città, triste e amorevole allo stesso momento, soprattutto di notte.

Negli anni successivi continuai a visitarla e mi diede sempre la stessa emozione.

  1. Gardenia e Orchidea – Zara

Floreali e avvolgenti, raccontano i momenti più felici vissuti in dieci giorni, tra cui il giorno del mio compleanno.

Fu la prima vacanza insieme al mio ragazzo, come meta scegliemmo Barcellona, questi profumi sono ancorati alla meravigliosa città che percorremmo interamente a piedi mano nella mano e al clima caldo come gli abitanti, ci sentimmo a casa.

Sembravamo due bambini che non avevano mai visto il mondo.

  1. Femme e twilight mauve – Zara

Fine estate e inizio autunno, entrambi i profumi sono collegati all’inizio del mio primo anno di università.

Fu l’inizio di un nuovo percorso, un’esperienza particolare in cui cominciai a percorrere la strada delle mie passioni in maniera razionale.

L’ambiente diverso e le persone nuove, per un attimo mi sentii spaesata ma subito dopo mi resi conto di trovarmi bene.

Indossai questi due profumi in base ai miei stati d’animo, femme molto talcato e dolce e lo utilizzavo nei giorni più felici; twilight mauve dal carattere più aspro non mancava mai nei giorni di pioggia.

  1. Dangerose – Bluemarine

Questa è la fragranza dell’estate più recente, una lunga e dura estate di lavoro.

Al contrario degli altri profumi utilizzati fino ad ora, è molto fresco e spento, non è importante, non è estivo e sembra quasi insignificante, forse perché stavo trascurando la mia personalità.

  1. Cheap and Chic – Moschino

Fresco e razionale ma non molto forte, me lo regalò il mio ragazzo per i miei vent’anni, non fu un periodo molto felice e non c’era una motivazione di fondo alla mia tristezza.

È il ricordo del secondo viaggio con il mio fidanzato e con una coppia di amici, visitammo Amsterdam; la città mi piacque molto perché si respirava un’atmosfera particolare, era parecchio fredda e la nebbia la rendeva triste e affascinante allo stesso tempo ma non mi divertii molto.

  1. Tender rose n°105 – Stradivarius

É il mio profumo attuale, floreale e delicato; riguarda un periodo di transizione, cambiare casa e abitudini e vedere poche ore a settimana le persone che prima erano sempre presenti, cambia la visione che si ha di esse.


 

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