Donne d’affari
a cura di Valentina Chiccarelli
Due donne che hanno avuto fiuto per gli affari, che si sono sapute vendere sfruttando anche il loro dolore, per poi trasformarlo in Arte. Donne che riusciranno a raggiungere il successo divincolandosi dai paletti che può mettere un tessuto culturale chiusa e maschilista. Questo Museo vuole essere Protesta. Protesta di una società che ancora non ha capito. Un’esposizione che parte dalla giovinezza di due grandi Artiste fino al raggiungimento del loro obiettivo: Sfondare le porte del successo.
Le difficoltà di Artemisia Gentileschi, legate alla carriera di una donna che cercava di farsi strada nel mondo dell’arte del 600, non sono molto diverse, da quelle che ha dovuto passare Lady Gaga, l’icona del pop del ventunesimo secolo.
Dobbiamo sbarazzarci del qualunquismo e iniziare ad essere solidali. Perché quando si parla di temi come quello dei diritti delle donne e delle possibilità loro negate, si tende a pensare che sia un argomento passato, ma Il parallelismo che si propone, ci farà rendere conto che la storia si ripete…
Nei loro diversi ambiti di lavoro, troveremo delle affinità evidenti e tra le due Donne Artiste scopriremo un potente spirito di rivalsa che le condurrà poi alla felicità. La proposta è quindi quella di riuscire ad essere sempre forti per continuare a combattere anche se incombe un futuro avverso.
Unite e uniti, contro le ingiustizie sociali.