Il protagonista di Sound of salame non ha un nome, vive nella periferia di Ferrara e si bea all’idea che presto diventerà una pop star. Per questo alterna momenti di vera esaltazione compositiva ad altri in cui allestisce autentici processi alle azioni di chiunque gli stia vicino. Tremendamente radical chic, ancorato alla propria bettola prediletta, circondato spesso da ubriaconi e uomini che pare si siano arresi alla quotidianità, l’attesa di una risposta dalle case discografiche lo sfibra e manda in bestia, cosa che comunque non gli porta altro che una sfilza di “le faremo sapere”. Inutile, la sua esistenza sembra avvitarsi sempre più in una sorta d’illusione che si nutre di speranze, di momenti di ironia spesso non voluta, di birre e bianchini trangugiati senza sosta al bar. Finché, un giorno, ecco apparire all’orizzonte Margherita, la bibliotecaria. Sarà capace, l’aspirante pop star, di costruire, almeno con lei, una prospettiva che non si riduca a una semplice battuta?