In un paese dominato da oscure presenze che si annidano in un reticolato di cunicoli e grotte sotterranee, Paolo porta agli estremi il senso di protezione nei confronti della figlia Marta finendo per recluderla in un casolare di campagna, chiusa al mondo e a sé stessa. Giuseppe, un ragazzo con alle spalle un’infanzia difficile, è vittima dell’amore malato di Paolo che lo rapisce per rinchiuderlo, a sua volta, in casa con Marta. Intorno, tra passato e presente, vivono luoghi e paesi spopolati dagli esodi invernali e presi dall’adrenalina dei ritorni estivi. Il filo sotteso al mistero degli “uomini senza testa” è fatto di magarie, riti esoterici e simbolismi. Il dramma dei protagonisti si consuma, tra fuochi divoranti e violenti temporali, con Marta che assume infine la veste di attrice principale della propria vita in una sorta di epilogo escatologico.